Coordinazione, questa sconosciuta - Kinesportcenter

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Coordinazione, questa sconosciuta

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Coordinazione, questa sconosciuta


Molti considerano l’attività in palestra, principalmente per la crescita muscolare o ipertrofia.
L’ipertrofia è l’aumento della massa muscolare in termini fisici. Questo è dunque legato alla condizione di forma del soggetto, quindi che senso ha allenare la coordinazione se il nostro corpo deve diventare più muscoloso?
Ci risponde a questa domanda un personal trainer qualificato che ha seguito un corso personal trainer riconosciuto, dichiarando che:
le Scienze Motorie e la chinesiologia, generalmente dividono le capacità del movimento umano in due macro aree:
          » Le capacità condizionali sono i presupposti fisici del movimento. Dipendono esclusivamente dalla sfera biologica e fisiologica della persona. Alcuni autori le  
              descrivono come capacità metaboliche e strutturali. Sono:
      » La Forza, che permette di vincere una resistenza;
      » La Velocità, che è la capacità di eseguire azioni motorie nel minor tempo possibile;
      » La Resistenza, è la capacità di resistere alla stanchezza e alla fatica.
      » Le capacità coordinative sono la seconda macro area. Esse sono strettamente legate all’utilizzo e allo sviluppo del sistema nervoso, nonché alla
sua  freschezza. Più che essere capacità organiche quindi, potremmo definirle come capacità di esprimere il movimento.
L’allenamento della Coordinazione
Anche la coordinazione può e deve essere sviluppata e allenata. Se l’apprendimento sarà integrato stabilmente nel proprio bagaglio motorio, permetterà all’individuo di sviluppare le abilità motorie, ovvero i singoli movimenti e gesti che il nostro corpo può fare.
Allo stesso modo delle capacità condizionali, le capacità coordinative (da ora coordinazione) è divisa in: generale e speciale.
Le capacità coordinative generali, sono le capacità di apprendimento motorio, controllo motorio e di adattamento motori:
     » La prima consente l’individuo di assimilare ed acquisire nuovi movimenti;
     » La seconda è la capacità che consente di controllare i propri segmenti corporei è il movimento;
     » L’ultima consiste nell’adattare o trasformare il proprio gesto stabilito ad imprevedibili mutamenti situazionali, quindi modificare il movimento in un altro,             
        ugualmente efficiente, che si adatti al meglio alla nuova richiesta ambientale.

Le capacità coordinative speciali, sono invece molteplici. Cambiano da autore ad autore, e possono avere in bibliografia diverse denominazioni ed essere più o meno specifiche.
Riassumendo ne potremmo ricordare alcune tra cui la capacità di equilibrio, orientamento spazio temporale, ritmo, reazione, anticipazione, e differenziazione.
Lo Sviluppo delle Capacità Coordinative
Per sviluppare al meglio queste capacità, c’è bisogno di un’ottima conoscenza del proprio corpo e delle proprie capacità ricettive, che consentono di percepire, selezionare e comprendere, le informazioni dall’ambiente o dal nostro corpo tramite gli organi di senso (che come sappiamo sono tatto udito olfatto gusto) e propriocettivi. Questi ultimi ci permettono di idealizzare il nostro corpo, e controllarci nel movimento e nella gestualità.
Paul Shilder definisce l’immagine del nostro corpo: “Formiamo nella mente il modo in cui il nostro corpo ci appare come l’immagine corporea”. Questo concetto è la visione olistica che ci facciamo di noi stessi.
Dal punto di vista clinico/ medico, l’immagine corporea, detta anche schema corporeo, viene differenziata dalla mappa inconscia aggiornata dai nostri sensi durante il movimento. In questo caso parleremo invece schema motorio.
Ma un regolare sviluppo di queste mappe inconsce è un buon allenamento coordinativo come puoi influenzare il nostro allenamento ipertrofico?
La risposta è… in tanti modi! Vediamo di concentrarci su quelli più importanti.
Il primo è riferito ovviamente alla nostra immagine corporea. Infatti guardandoci allo specchio, potremmo definirci correttamente o non correttamente (in caso di disturbi legati alla psiche) come noi ci vediamo. Potremmo essere dei piccoli Hulk verdastri, ma percepirsi come piccole e candide Heidi, portandoci Alla lunga, e distruggere la nostra massa muscolare piuttosto che accrescerla, avvicinandoci a disturbi come vigoressia o anoressia.
La Propriocezione
Avendo una buona percezione del nostro corpo, potremmo inconsciamente… anzi dovremmo inconsciamente capire se lo stimolo utilizzato su di noi, è allenante per il mio organismo oppure no. Capire ciò è palesemente fondamentale nel lavoro ipertrofico. Potremmo allenarci molto di più e molto meglio se riuscissimo ad esempio a capire che il lavoro che sto affrontando è in realtà leggero per il mio fisico, e quindi poco allenante.
Continuando, una buona percezione, potrà, al contrario, non segnalarci esercizi ad altissima intensità che per il nostro corpo può essere deleterio, facendoci a tutti gli effetti del male. Una buona percezione ci salverà in questo caso da infortuni o sindrome da sovrallenamento.
I Vantaggi di una Buona Coordinazione:
  1. Apprendendo nuovi esercizi, si rendono le esercitazioni varie e più stimolanti a livello fisico e motivazione.
  2. Il controllo motorio ci permette di aumentare sensibilmente la qualità del gesto, e quindi miglior lavoro in termini di meno rischi infortunio e miglior contrazione muscolare. Entrambi i fattori per l’ipertrofia.
  3. La coordinazione intermuscolare, che viene stimolata maggiormente negli esercizi coordinativi e multi articolari, donerà benefici anche nei lavori settoriali tipici dell’allenamento ipertrofia.
Concludendo ricordiamo che l’ipertrofia è un adattamento cellulare ad uno stimolo, questo comporta che avremo dei risultati ipertrofici anche risposta ad un movimento e non per forza ad un carico.




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