MASSAGGIO RILASSANTE
Godersi un bel massaggio rilassante è senza dubbio un desiderio di molti, soprattutto dopo una lunga giornata di lavoro. Ma oltre a regalare un momento di benessere a corpo e mente quali sono gli altri benefici che questo trattamento può avere? Scopriamolo.
Nonostante sia una pratica molto diffusa, o forse perchè è tanto diffusa, è difficile fare una classificazione chiara e precisa della pratica del massaggio rilassante.
I contorni in questo momento non sono delineati in modo netto, in quanto è vero sia che il rilassamento è un effetto consequenziale di qualsiasi tipo di massaggio, compresi quelli intrapresi per scopi terapeutici, come ad esempio i massaggi decontratturanti, o estetici come ad esempio i massaggi anticellulite, sia che i massaggi rilassanti hanno degli effetti positivi sul sistema cardio circolatorio e su quello linfatico e quindi in generale sullo stato di salute ed anche sull'estetica del soggetto che vi si sottopone.
Le differenze fondamentali tra i diversi tipi di massaggi sono soprattutto di tipo accademico e motivazionale, nel senso che scelto il tipo di massaggio in base alle specifiche esigenze, questo ha comunque degli effetti positivi sul benessere generale della persona.
L'ideale sarebbe fare il massaggio al mattino presto, come carica per affrontare la giornata, o meglio ancora la sera in modo da potersi abbandonare completamente al relax.
Le tipologie di massaggio rilassante
Solitamente il massaggio rilassante viene fatto sulle spalle e sulla parte bassa della schiena, dove si accumulano maggiormente le tensioni muscolari, ma può comprendere anche piedi, braccia e mani per raggiungere un relax totale.
Come si svolge il massaggio rilassante
Il massaggio viene eseguito in un ambiente che favorisce il relax fisico e mentale, con luci soffuse o candele: ci si stende su un lettino e vengono applicati olii o essenze per favorire il frizionamento della pelle e per rilasciare una piacevole profumo. Le mani del massaggiatore alternano movimenti fluidi a leggere pressioni esercitate con i palmi per sciogliere le tensioni muscolari e regalare un benessere psico-fisico. Si ottiene così un profondo rilassamento, come dopo alcune ore di sonno, aumenta la flessibilità del corpo e migliora la circolazione sanguigna, donando una sensazione di intensa vitalità.
Non è consigliabile improvvisarsi massaggiatori, magari per fare colpo su qualcuno, ma è fondamentale affidarsi a seri professionisti per regalarsi un momento di totale relax.
MASSAGGIO SPORTIVO
Il massaggio sportivo: cos’è, quando e perché utilizzarlo
I microtraumi dello sportivo
L’apparato muscolo-scheletrico di un atleta può essere colpito, con una certa frequenza, da disturbi, sia acuti che cronici. Questi ultimi agiscono con un meccanismo cumulativo, interessando di volta in volta le strutture ossee, quelle articolari e periarticolari (muscoli, tendini, legamenti…) su cui generano traumi di piccola entità. Questi microtraumi, se sommati, possono comunque generare squilibri e patologie importanti che possono compromettere anche seriamente l’attività sportiva.
L’origine di questa tipologia di lesioni è legata alla ripetizione di alcuni gesti tipici del dato sport (microtraumi ripetuti) che espone gli atleti ad un rischio traumatico e ad usura notevole.
In questo senso l’atleta risulta essere un soggetto particolarmente bisognoso di costanti e specifiche attenzioni volte a manutenere al meglio le proprie risorse fisiche e la terapia manuale risulta un efficacissimo alleato nel perseguire questo obiettivo, soprattutto nella combinazione degli effetti specifici di diverse tecniche.
Il massaggio sportivo
In particolare, il massaggio sportivo è una tecnica del massaggio classico mirata a migliorare ed efficientare l’attività sportiva.
Per questo motivo, la terapia “segue” il paziente sportivo nella sua attività:
• tra le sessioni di allenamento
• prima e dopo la gara
• nell’eventuale fase riabilitativa post trauma
I benefici del massaggio sportivo sono molteplici:
• riduzione dell’affaticamento muscolare
• eliminazione delle scorie metaboliche
• ripristino dell’elasticità tissutale
• prevenzione dei traumi e dei postumi da affaticamento
• ripristino della corretta funzionalità dell’apparato muscolo-scheletrico
• ripristino dell’omeostasi corporea
• gestione delle lesioni indirette
• accelerazione dei tempi di recupero
Il massaggio pre-gara
Il massaggio pre-gara ha l’obiettivo di preparare i muscoli all’intensa attività cui saranno sottoposti durante la prestazione sportiva, riscaldandoli e rendendoli così più facilmente eccitabili.
Questa pratica non sostituisce il riscaldamento, bensì si affianca ad esso con l’obiettivo di massimizzare l’effetto preparatorio sui muscoli.
Il massaggio di scarico
Il massaggio sportivo cosiddetto “di scarico” è da praticarsi nelle situazioni di grande affaticamento, quando i muscoli vengono resi particolarmente tonici da allenamenti molto intensi.
Si interviene in questo caso sugli strati più profondi della muscolatura, al fine di eliminare fibrosità, drenare i tessuti e riattivare adeguatamente la circolazione periferica.
Il massaggio post gara
Il massaggio post gara si effettua subito dopo una competizione sportiva per aiutare l’atleta ad accelerare il recupero muscolare, eliminando sostanze di scarto dei processi metabolici che risultano irritanti per i tessuti.
Le manovre, in questo caso, sono molto lente ma non troppo profonde, volte a favorire il rilassamento e la sedazione muscolare e generale (in alcuni casi potrebbe essere preferibile eseguire un trattamento di Drenaggio Linfatico Manuale )).
L’intervento in maggior profondità viene rimandato almeno al giorno seguente (fino a 48 ore dopo), per agevolare il recupero, accelerare lo smaltimento della fatica ed evitare la comparsa dei DOMS (acronimo di Delayed Onset Muscle Soreness, ovvero l’indolenzimento muscolare a insorgenza ritardata).
In caso di crampi muscolari e affaticamento
Nel caso in cui l’atleta sia stato colpito da crampi o sia molto affaticato, il massaggio deve essere leggero e di breve durata per poi passare a tecniche più profonde sulle fibre muscolari.
In questo caso, l’azione del massaggio ha lo scopo di:
• ridurre il senso di stanchezza e di pesantezza fisica
• rilassare e decontrarre i vari gruppi muscolari
• favorire il drenaggio venoso e linfatico
• favorire di conseguenza il riassorbimento i cataboliti prodotti dallo sforzo
• migliorare l’apporto di sangue arterioso e la conseguente ossigenazione dei tessuti
• creare indirettamente un piacevole effetto di rilascio endorfinico ed un rilassamento psico-fisico dell’atleta
Al termine del trattamento è utile che l’atleta resti ben riscaldato e coperto.
Molto utile al recupero risultano anche essere appropriati esercizi muscolari di allungamento attivo e di mobilizzazione articolare attiva/assistita, con l’assunzione di posture adeguate a massimizzare lo stiramento muscolare, senza ulteriori “microtraumi”.
L’utilizzo di oli e creme rinfrescanti è un ulteriore aiuto al recupero dell’atleta.
A distanza di 24-48 ore è possibile effettuare una nuova seduta, con manovre profonde e con esercizi e mobilizzazioni attive/assistite.
Questa tipologia di massaggio consente all’atleta un recupero più veloce ed una più rapida ripresa dei suoi allenamenti.
MASSAGGIO
Cos’è il massaggio terapeutico?
Il massaggio terapeutico (massoterapia) è un antico sistema ideato per migliorare il benessere del nostro corpo.
Sembra che già nell’antica Grecia si ricorresse a massaggi e manipolazioni manuali per alleviare le fatiche delle attività quotidiane. Nei secoli le tecniche di massaggio terapeutico sono state perfezionate e riconosciute in campo medico, fino a diventare un’importante tecnica terapeutica prevista in numerosi percorsi riabilitativi.
Le tecniche per eseguire un massaggio terapeutico sono diverse e variano in relazione al sintomo o patologia da trattare, ma generalmente prevedono diverse fasi di manipolazione. In base alla patologia riscontrata dal paziente vengono applicate tutte o alcune delle seguenti.
• SFIORAMENTO: Le mani del massaggiatore sfiorano la cute nella zona d’interesse senza esercitare pressione.
• SFREGAMENTO: In questa fase l’operatore esegue della pressione, seppur lieve, sulla pelle.
• FRIZIONE: Le mani sfregano l’epidermide, agendo sia sui tessuti superficiali che su quelli più profondi.
• IMPASTAMENTO: I muscoli e la pelle vengono “pinzati” dalle mani dell’operatore, così da sollevarli e spostarli trasversalmente.
• PRESSIONE: La pelle viene pizzicata per il miglioramento della circolazione e per agevolare il riassorbimento degli edemi.
• PERCUSSIONE: Per migliorare il metabolismo muscolare e la loro vascolarizzazione, le zone interessate vengono picchettate con le dita, con i bordi della mano o con le mani poste a coppa.
Per chi è consigliato il massaggio terapeutico?
Il massaggio terapeutico è molto praticato in ambito sportivo infatti è l’ideale per sciogliere contratture muscolari e scaldare i muscoli.
State tranquilli perché per godere dei benefici del massaggio terapeutico non serve essere per forza un atleta. I disturbi muscolari non sono di certo un’esclusiva di chi pratica sport! Chi conduce una vita troppo sedentaria o mantiene una postura scorretta per molto tempo durante la giornata può parimenti avere bisogno di questo trattamento. Ma c’è di più. Il massaggio ha un effetto rilassante e rende i tessuti più elastici, favorendo il benessere psicologico e la circolazione del paziente. È quindi indicato anche per chi ha problemi di circolazione, spesso manifestati da gonfiori localizzati sugli arti inferiori.
Il massaggio terapeutico è una tecnica riabilitativa a tuttotondo che permette di intervenire sulle patologie più disparate. Bisogna comunque prestare attenzione a non sottovalutare le problematiche derivate dalla sua erronea esecuzione. È sempre preferibile rivolgersi ad uno specialista sia per la diagnosi corretta delle proprie patologie sia che per l’esecuzione del massaggio.