〉 Terapia del dolore
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Che cos'è la Terapia del Dolore? La terapia del dolore - anche definita terapia antalgica o medicina del dolore - ha lo scopo di riconoscere, valutare e trattare nella maniera più consona il dolore di tipo cronico. | |
L'obiettivo è quindi quello di tenere a bada lo stimolo doloroso, cronico e spesso refrattario, al fine di migliorare la qualità della vita del paziente. Per contrastare il dolore, sono diverse le classi di farmaci che possono essere impiegate per il trattamento del dolore. La tipologia di farmaco da impiegarsi può variare a seconda dell'origine, della natura e dell'intensità dello stimolo doloroso che s'intende trattare. Pertanto, prima di illustrare le categorie di farmaci maggiormente impiegate in quest'ambito, è utile capire cos'è il dolore cronico e quali sono le cause in grado di scatenarlo. Tuttavia, è doveroso precisare che nella terapia del dolore è altresì possibile, come si vedrà in seguito, ricorrere anche a trattamenti non farmacologici. Dolore cronico: cos'è e possibili cause Secondo la definizione fornita dall'International Association for the Study of Pain (IASP), il dolore rappresenta "un'esperienza sensoriale ed emotiva spiacevole associata o simile a quella associata a un danno tissutale effettivo o potenziale". Sostanzialmente, è possibile distinguere tre diversi tipi di dolore: acuto, cronico e da procedura. Il dolore cronico, bersaglio della terapia antalgica, persiste nel tempo, è fortemente debilitante ed è in grado di provocare danni non solo fisici, ma anche psicologici, sociali ed economici, ai pazienti che ne sono afflitti. Molto spesso, si ritiene che il dolore cronico sia una peculiarità delle patologie neoplastiche. Tuttavia, i tumori non costituiscono l'unica possibile causa in grado di scatenare la suddetta forma di dolore. Infatti, la causa può anche non essere di tipo oncologico, ma essere, ad esempio, di tipo neuropatico, oppure associata a patologie degenerative di varia natura. |
Dolore cronico: cos'è e possibili cause
Secondo la definizione fornita dall'International Association for the Study of Pain (IASP), il dolore rappresenta "un'esperienza sensoriale ed emotiva spiacevole associata o simile a quella associata a un danno tissutale effettivo o potenziale".Sostanzialmente, è possibile distinguere tre diversi tipi di dolore: acuto, cronico e da procedura.Il dolore cronico, bersaglio della terapia antalgica, persiste nel tempo, è fortemente debilitante ed è in grado di provocare danni non solo fisici, ma anche psicologici, sociali ed economici, ai pazienti che ne sono afflitti.Molto spesso, si ritiene che il dolore cronico sia una peculiarità delle patologie neoplastiche. Tuttavia, i tumori non costituiscono l'unica possibile causa in grado di scatenare la suddetta forma di dolore. Infatti, la causa può anche non essere di tipo oncologico, ma essere, ad esempio, di tipo neuropatico, oppure associata a patologie degenerative di varia natura.Farmaci impiegatiLa scelta del tipo di farmaco da impiegarsi nella terapia del dolore dipende soprattutto dall'intensità e dal tipo di dolore che affligge il paziente.Di seguito, pertanto, saranno brevemente descritte le principali classi di farmaci impiegate nella terapia antalgica.FANSI FANS (farmaci antinfiammatori non steroidei) vengono utilizzati nella terapia del dolore quando quest'ultimo è di grado lieve o moderato.Generalmente, questi medicinali affiancano all'attività analgesica anche un'azione antiflogistica e antipiretica.Il loro meccanismo d'azione prevede l'inibizione dell'enzima ciclossigenasi, con conseguente inibizione della sintesi delle prostaglandine deputate alla mediazione delle risposte dolorose e dei processi infiammatori.Fra i principi attivi maggiormente impiegati nella terapia del dolore, ricordiamo il ketoprofene, il diclofenac, il naprossene e la nimesulide.Per ottenere maggiori informazioni riguardo le proprietà e il meccanismo d'azione dei FANS, si consiglia la lettura degli articoli dedicati:
Analgesici oppioidi
Gli analgesici oppioidi, ampiamente utilizzati nella terapia del dolore, sono particolarmente indicati quando lo stimolo doloroso è di grado da moderato a grave.
Questi farmaci espletano la loro azione attraverso la stimolazione dei recettori oppioidi presenti all'intero del nostro organismo. Infatti, questi particolari recettori sono localizzati sulle vie del dolore e il loro compito è proprio quello di mediare e trasmettere gli stimoli dolorosi.
Fra gli analgesici oppioidi maggiormente impiegati nella terapia del dolore troviamo la codeina, il tramadolo, la buprenorfina, il fentanil, l'ossicodone, il metadone, l'idromorfone e la morfina.
Benché possano essere utilizzati nel trattamento del dolore di varia origine e natura, i suddetti principi attivi vengono considerati come i farmaci più importanti nel trattamento del dolore cronico di tipo oncologico.
Farmaci cannabinoidi
Nell'ambito della terapia del dolore è altresì possibile ricorrere all'uso di farmaci cannabinoidi e della cosiddetta cannabis terapeutica o marijuana per uso terapeutico.
La prescrizione di simili farmaci è strettamente regolamentata e può avvenire solo in determinati e specifici casi, ossia quando i trattamenti convenzionali non danno risultati soddisfacenti o non sono più sufficienti a controllare il dolore cronico che affligge il paziente.